A mille ce n’è

A mille ce n'è

A mille ce n’è
nel mio cuore di fiabe da narrar.
Venite con me
nel mio mondo fatato per sognar…
Non serve l’ombrello,
il cappottino rosso o la cartella bella
per venire con me…
Basta un po’ di fantasia e di bontà.


Prima parte

E’ finita anche questa bella favola.

Ma era una favola? Somigliava piuttosto a un lungo incubo ad occhi aperti. Un incubo lungo 18 mesi, perché uscire dagli incubi non è facile.

E’ cominciato tutto con un test, correva l’anno xxxx.

Era un pomeriggio d’autunno, all’ora del tè, mentre scorrevo sul tablet le pagine della piattaforma social più seguita. Un giorno come tanti.

Mi ricordo di un ricordo, spero che non me lo scordo.

Heavy Samba, Heavy Samba,
per tenerti sempre in gamba!
Te lo dice Carla Fracci,
una donna sempre in gamba,
che ha ballato tanta samba!

Oh oh oh oh oh oh oh…

“… Ho fatto una follia. Mi sono appena iscritta alle selezioni per un corso finanziato dai fondi europei.”

“Ma sei scema?”

Silenzio

“Ho bisogno di una scossa. E poi sembra figo! Sono 800 ore di lezione. 800 ore passano in fretta. Meno di sei mesi e sono fuori. Se mi mi prendono.”

“E come fai con i tuoi? E tutto il resto?”

“Scusa, tu parli ma mica mi hanno preso.”

“Ti prendono. Ti prendono. Per me fai una cazzata. E conoscendoti non lo prendi alla leggera.”

“Vabbè. Ormai mi sono iscritta.”


24 ore dopo

“Sono stata all’ufficio del lavoro, ho trovato un altro corso figo!”

“In che senso?”

“E’ simile a quell’altro ma dura il doppio.”

“E vuoi fare anche questo?”

“Sì. Mi iscrivo alle selezioni. Tanto mica supero due selezioni. Dai… almeno ho più probabilità di fare il corso.”

“Tu sei fuori.”

Silenzio


a mille ce n'è

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